Nel 1947, quando aveva solo 13 anni, presentò la sua prima mostra personale che gli creò una fama di ragazzo prodigio. Una pittura da adolescente la sua, sensibile alle suggestioni dell'espressionismo. Rivela da subito un grande amore per l'osservazione della natura e dipinge molto all'aperto, la sua idea di pittura è incuriosita dalla luce che rivela le forme, predilige in questo periodo gli azzurri, come se il tutto fosse rivestito di cielo. Numerosi i paesaggi che raffigurano la sua terra e i campi della Maremma dove soggiorna per due anni. Delle opere di queste periodo Giovanni Comisso scriveva: "La sua pittura è come il cielo elevato del suo lavoro artistico. Queste nuove interpretazioni tirreniche trasparenti e poetiche rivelano che si deve avere in lui una fede certa nel suo avvenire di pittore e che la promessa odierna sarà mantenuta".
© Collezione privata
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© Archivio Renzo Bergamo
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