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10 febbraio 1958
Giovanni Comisso
Prefazione su catalogo

Conosco il pittore Renzo Bergamo dalle origini della sua pittura e ho seguito la sua evoluzione fino a questa ultima. Di certo non poteva battere il passo nella sua espressione puntigliosamente realistica, perchè siamo in un'epoca in cui non si possono più ripetere le esperienze registrate dalla storia della pittura,
Oggi la libertà nelle maniere pittoriche è concessa dalla critica che non esiste. Ognuno dipinge secondo un suo estro, accontentandosi dei giudizio affermativo di colui che compra la sua opera.
Viviamo in un'epoca senza limitazioni, ma un futuro esiste più dì un presente, e ci è dato da sperare che da ogni forma uscita in questo regime di libertà creativa usciranno certamente gli schemi del mondo pittorico di domani. Il gusto pittorico di Renzo Bergamo è già cosi misurato di pazienza e di esplorazione, che è possibile senz'altro affermare che per lui vi sarà un' avvenire così come talvolta, da un sogno che si mantiene nella memoria, può uscire un episodio narrativo concreto.
Tra i quadri da me visti riproducenti gli schemi informali o spaziali questi mi riescono piacevoli e tali da poter soffermare il pensiero, ricevendone evoluzione.