Prefazioni su catalogo

Conosco pochi giovani ammirevoli come Renzo Bergamo pure con tutto l’impeto della sua giovinezza egli non si lascia travolgere nel disordine, nella disperazione e nella follia come tanti giovani della sua generazione. Lo conosco e lo ammiro per la sua costanza, per la sua precisione, per il suo studio a compiere ogni cosa da un oggetto decorativo ad un quadro. E la sua pittura è come il cielo elevato del suo lavoro artistico. Queste nuove interpretazioni tirreniche trasparenti e poetiche rivelano che si deve avere in lui una fede certa nel suo avvenire di pittore e che la promessa odierna sarà mantenuta.

Conosco il pittore Renzo Bergamo dalle origini della sua pittura e ho seguito la sua evoluzione fino a questa ultima. Di certo non poteva battere il passo nella sua espressione puntigliosamente realistica, perché siamo in un'epoca in cui non si possono più ripetere le esperienze registrate dalla storia della pittura, Oggi la libertà nelle maniere pittoriche è concessa dalla critica che non esiste. Ognuno dipinge secondo un suo estro, accontentandosi del giudizio affermativo di colui che compra la sua opera. Viviamo in un'epoca senza limitazioni, ma un futuro esiste più dì un presente, e ci è dato da sperare che da ogni forma uscita in questo regime di libertà creativa usciranno certamente gli schemi del mondo pittorico di domani. Il gusto pittorico di Renzo Bergamo è già cosi misurato di pazienza e di esplorazione, che è possibile senz'altro affermare che per lui vi sarà un’avvenire così come talvolta, da un sogno che si mantiene nella memoria, può uscire un episodio narrativo concreto. Tra i quadri da me visti riproducenti gli schemi informali o spaziali questi mi riescono piacevoli e tali da poter soffermare il pensiero, ricevendone evoluzione.

1958

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Intervista a Renzo Bergamo